La posizione della montagna è una delle asana base dello yoga.
Nonostante possa sembrare all’apparenza molto semplice, occorre un buon equilibrio per poterla eseguire correttamente.
Anche perchè il modo migliore per eseguirla e assaporarne i benefici è quello di praticarla a occhi chiusi. E la caduta è dietro l’angolo 🙂
La posizione della montagna è chiamata in sanscrito Tadasana, dove tada significa proprio montagna. Secondo le più antiche tradizioni è la posizione da cui deriverebbero tutte le altre.
Non fatevi ingannare dalla sua semplicità: è l’aspetto intrinseco quello che conta. In questa posizione, infatti, gioca un ruolo molto importante l’immobilità, quell’immobilità che aiuta a trovare la quiete e a sentire il proprio io interiore.
Essendo una posizione particolarmente semplice Tadasana vi aiuta a concentravi in modo particolare sulle vostre emozioni. Non dovete eccellere, non dovete dimostrare di sapere eseguire alla perfezioni un’asana complessa.
Siete solo voi e l’austerità della montagna. Il silenzio dei pascoli in alta quota, il fruscio del vento tra le fronde degli abeti. Chiudete gli occhi e sentitevi fermi, immobili.
Ascoltate il vostro respiro e vostri pensieri che piano piano si annullano lasciando spazio a una nuova concezione di voi stessi.
La posizione della montagna vi permette di trasformarvi in quel filo sottile che collega cielo e terra. Lasciatevi andare.
Tadasana è solitamente una posizione di partenza e precede tutte le posizioni che si eseguono in piedi: Uttanasana e la posizione dell’albero sono solitamente le due asana che vengono eseguite successivamente alla posizione della montagna, per allungare i muscoli e addentrarsi in una pratica più impegnativa.
Tutte le posizioni in piedi, inoltre, sono molto utili a chi ha una vita sedentaria e passa molto tempo seduto: attivano la circolazione e permettono ai muscoli delle gambe di ossigenarsi.
Tadasana, la posizione della montagna: come fare
1. Mettiti in piedi sul tappetino, con i piedi paralleli tra di loro. Diciamo che dovrebbero essere particolarmente vicini e leggermente convergenti all’interno. Questo ti aiuterà a mantenere meglio l’equilibrio.
2. Unisci i palmi delle mani al petto e lentamente, inspirando, porta le braccia al cielo finché non sono completamente distese sopra la testa. Ricordati di mantenere le spalle basse.
3. Allunga il torace e la schiena, radica bene i piedi a terra e immagina di essere il filo conduttore che unisce il cielo alla terra, sotto i tuoi piedi. Il collo è allineato alla colonna vertebrale.
4. Chiudi gli occhi e abbassa le braccia lungo i fianchi, senza toccarli. Fai in modo che gli arti superiori formino una specie di triangolo.
5. Concentrati su te stesso e cerca di sentirti come una roccia: fiero, imperturbabile e stabile. Sia fisicamente che mentalmente. Mantieni per qualche respiro finché non sentirai di essere completamente assorbito dalla posizione.
Tadasasana, la posizione della montagna: varianti
Tadasana è una posizione molto statica: del resto siete in piedi e l’obiettivo principale di questa asana è quello di concentrarvi sulle vostre sensazioni più intime e sull’equilibrio che questa pratica può regalarvi.
Ciò non significa che non possano essere apportate delle varianti. Ad esempio potete giocare molto sulla posizione delle braccia e delle mani.
1. Unisci i palmi e porta in alto le braccia, distese. Mantienile così senza farle scendere lungo i fianchi.
2. Porta la braccia dietro la schiena. Piega i gomiti e unisci i palmi delle mani portando queste ultime tra una scapola e l’altra.
3. Allunga le braccia dietro al busto e intreccia le dita.
4. Puoi anche semplicemente tenere la mani unite all’altezza del cuore.
La posizione della montagna è una posizione che va goduta e assaporata. Ed è un’asana che tutti i praticanti di yoga devono saper fare alla perfezione per praticare bene tutte le altre posizioni più complesse.
Il mio consiglio è quello di praticarla durante un’escursione in montagna (anche la collina va benissimo, ndr.).
Se riuscirete a stabilire un legame tra voi, la terra e il cielo, potrete dire di aver colto la vera essenza della posizione.
E di voi stessi!
Namastè! 🙂
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