Shiva è il dio della trimurti indiana insieme a Visnu e Brahama. La sua posizione, nello yoga, è detta anche dello shiva danzante.
Shiva Nataraja, il dio danzante, è rappresentato nella mitologia indù come l’aspetto di Shiva la cui danza estatica della distruzione pone le basi per la creazione e il sostentamento dell’universo.
Vi sarà capitato di vedere qualche statuetta o qualche cimelio che lo rappresenta, magari in qualche negozio di oggetti orientali nel centro città. Solitamente il dio Shiva danza al centro della ruota del samsara, un anello cosmico di fuoco che simboleggia il ciclo eterno di nascita, vita e morte. E la sua posizione, nello yoga, riflette proprio questa danza cosmica.
Il nome Shiva deriva da una radice sanscrita che significa “liberazione“, e la liberazione o libertà è ciò che esprime la danza a quattro braccia di Shiva Nataraja. Non può fermare il passare del tempo o il fuoco che lo circonda, ma può trovare la felicità nel caos. I suoi dreadlocks tremano mentre si equilibra sul demone dell’avidya, o ignoranza.
In una delle sue mani, tiene un tamburo sul quale batte il passare del tempo. Un’altra mano tiene un guscio di conchiglia, ricordando il potere del suono di Om che riverbera attraverso l’universo. In una terza mano, la fiamma della vidya, o conoscenza, rivela la luce interna della nostra vera natura. Una delle mani destre di Shiva è tenuta in alto nell’Abhaya Mudra, un gesto di impavidità. È l’assenza di paura che deriva dalla conoscenza della propria natura trascendente: anche se la forma mortale in cui vivi cambierà e morirà, c’è un’energia dentro di te che continuerà, come la pulsazione di un atomo o la luce della supernova di una stella morente che raggiunge la terra con la sua bellezza.
Questa incantevole e misteriosa danza cosmica non poteva che essere rappresentata anche nello yoga, attraverso una posizione dedicata proprio al dio Shiva Nataraja, chiamata appunto Natarajasana. Shiva non è però, l’unico dio a esser stato rappresentato nello yoga: tra le asana, infatti, troviamo anche la posa di Visnu, rappresentato sottoforma di dio dormiente.

Shiva Nataraja e la posizione del dio: consigli
Prima di addentarvi in questa posizione di equilibrio, che è anche un piegamento all’indietro, dovrete aver allungato e reso flessibile anche il vostro magnifico psoas, quello che noi, in yoga, chiamiamo il muscolo dell’anima.
Concentratevi sugli affondi, cercando di mantenere il bacino in linea e l’anca della gamba distesa all’indietro (ginocchio a terra) il più chiusa possibile. Mentre affondate in avanti, immaginate di spingere indietro il vostro busto. Queste due forze opposte vi permettono di lavorare meglio sullo psoas e di evitare di andare in iperlordosi, cosa che succede quando il nostro psoas è troppo corto. Per affondare meglio andate sull’avampiede della gamba in avanti e, successivamente, riposate il tallone a terra (vi servirà per liberare i flessori dell’anca): fatelo per un po’ di volte. Appena il vostro bacino è affondato come si deve, estendetevi indietro, se potete.
Liberate la catena cinetica posteriore col cane a faccia in giù e qualche Uttanasana ripetuta con gentilezza.
Shiva e la posizione del dio Nataraja: come fare
1. Dalla posizione della montagna comincia a fare un piccolo movimento di roller con il bacino (porta quindi il coccige a destra e poi a sinistra). Questo movimento ti aiuterà a mantenere stabilità ed equilibrio.
2. Sposta il peso sulla sinistra e con un movimento semicircolare porta la gamba destra in avanti e in alto (il ginocchio è piegato e il piede è attivo). Noi, in Odaka Yoga, chiamiamo questa posizione Shiva Dance, ma non ha nulla a che vedere con la posa di Shiva Nataraja, come puoi vedere dalla foto.

3. Molto lentamente richiama la gamba destra verso la linea mediana del corpo e appena la caviglia destra avrà oltrepassato il ginocchio sinistro, afferrala con la mano destra. Che la presa sia interna o esterna alla caviglia, andrà bene comunque: trova la tua posa.
4. Mentre la gamba destra si distende all’indietro e verso l’alto, il braccio sinistro si estende in avanti, a bilanciare l’azione: anche il busto si piega leggermente in avanti, parallelo al pavimento. La gamba destra vuole salire in alto e preme contro la mano destra. La mano destra è attiva e contiene la spinta della gamba. Queste due forze devono essere opposte, ma complementari poiché debbono bilanciare l’azione.
5. Cerca di mantenere il busto il più dritto possibile, sollevando il pube all’ombelico – senza distenderti troppo in avanti. Contemporaneamente premi il coccige verso il basso.
6. Gioca con l’equilibrio e mantieni la posa quanto più ti è comodo. E poi sciogli.
La posizione del dio Shiva è una delle più incantevoli. Mette alla prova il nostro corpo in un gioco di forze che è allo stesso tempo divertente e attento, concentrato, presente.
Spesso Shiva è confuso con una raffigurazione femminile e gli viene erroneamente affibiata la nomenclatura di dea Shiva, probabilmente proprio a causa della danza cosmica.
Shiva Shakti o Shiva Parvati sono, invece, il connubio maschio-femmina, dove Shakti o Parvati ricoprono il ruolo di moglie o parte femminile di Shiva.
Così come esiste una parte femminile e maschile in ognuno di noi, che lo yoga cerca di unire nell’Uno.
Namastè 🙂
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