Salamba Sarvangasana, la posizione della candela è una delle asana più importanti dello yoga. E’ il modo più semplice di praticare un’inversione.
E i benefici sono pressoché gli stessi: circolazione sanguigna equilibrata, nervi morbidi e flessibili come spaghetti appena scolati dall’acqua bollente, depressione e ansia fuori dalla porta, via per sempre con un solo biglietto d’andata (per non tornare mai più).
Salamba Sarvangasana, la posizione della candela saprà regalarvi la pace, dopo una pratica di yoga in cui avete lasciato a casa le preoccupazioni, avete sudato e vi siete rilassati.
Questa asana, infatti, si esegue solitamente al termine della lezione di yoga, così come la verticale, l’aratro e – in generale – le inversioni.
Nel link qui sotto, se vi va, potete leggere gli esercizi propedeutici a Sirsasana, la verticale sugli avambracci.
Come fare la verticale yoga: esercizi e segreti >>
Salamba Sarvangasana, la posizione della candela vi permette di cambiare punto di vista.
E di rilassarvi, lasciando che il peso del vostro corpo scivoli sulle spalle e diventi improvvisamente leggero: con una pratica costante e muscoli addominali ben attivi, vi capiterà addirittura di sentire il bisogno di chiudere gli occhi, per godervi fino in fondo questa incredibile posizione.
Un aspetto importante di Salamba Sarvangasana è imparare a capire dove si trova il vostro centro di gravità, per controllare al meglio il peso del vostro corpo e non sovraccaricare il collo.
In Salamba Sarvangasana, la posizione della candela, il peso del vostro corpo è sulle spalle e sui gomiti, come quando vi trovate nel mezzo ponte.
Per fare in modo che questo accada, è indispensabile chiudere le scapole verso la linea mediana del corpo, per cercare poi di trovare l’equilibrio e la stabilità per mantenere busto e gambe verticali.
Non è, tuttavia, indispensabile che busto e gambe siano perpendicolari al tappetino: la cosa fondamentale è unire le scapole in modo che la colonna vertebrale (in particolare le vertebre della colonna toracica superiore e della colonna cervicale inferiore) siano sollevate dal pavimento.
E ricordate il nostro mantra nell’Odaka Yoga: non esiste la posa perfetta. Esiste soltanto la posa che perfetta per voi, in questo momento. Qui e ora. 🙂
Salamba Sarvangasana, la posizione della candela
1. Sistemati con la pancia in su e le mani distese lungo i fianchi: i palmi sono rivolti verso il basso e premono sul tappetino.
2. Solleva le gambe a formare un angolo retto con il tuo busto: cerca di distendere i muscoli e di portare la pianta dei piedi al soffitto. Se le ginocchia restano flesse andrà bene comunque.
3. Comincia a fare un piccolo movimento di roller con il bacino, spostando il coccige da una parte e dall’altra. Questo movimento caratteristico dell’Odaka Yoga, ti permette di rafforzare il core, i muscoli addominali che ti serviranno per restare in equilibrio durante l’inversione.
4. Quando ti sentirai pronto, solleva il bacino dal tappetino, sostenendo la schiena con le mani. I gomiti restano appoggiati a terra e premono contro il pavimento.
5. Mano a mano che il bacino si solleva, cerca di andare in appoggio sulle spalle e sui gomiti, chiudendo le scapole verso la colonna vertebrale e portando lo sterno vicino al mento come fai nella posizione del mezzo ponte. Più le scapole sono chiuse, più sarà facile mantenere l’equilibrio.
6. Se ti senti sicuro sulle spalle, continua l’estensione di gambe e busto verso l’alto: i talloni sono attivi e mantengono la posizione eretta delle gambe. Resta per alcuni respiri, assapora la posa. Divieni posa.
7. Fai ritorno con le gambe sul tappetino: i talloni guidano l’azione spingendo in senso opposto alla discesa. Srotola le vertebre una a una aprendo piano piano le scapole e le spalle.
Uno dei punti più interessati in Salamba Sarvangasana, la posizione della candela è il collo, perchè è su di esso che si scarica parte del vostro peso.
Allo stesso tempo, se la posizione è ben eseguita, il vostro collo diventerà improvvisamente leggero e disteso.
Nello collo, ma soprattutto nella gola, risiede un chakra molto importante: Vishuddha. Questo chakra è legato al culto della Luna e delle erbe.
Il chakra Vishuddha è collegato alle funzioni della ghiandola tiroide, influenza la crescita del cervello e del corpo favorendo la forza delle ossa, nonché a quelle delle paratiroidi che regolano la distribuzione del calcio e del fosforo.
Inoltre, è il chakra della comunicazione, della voce, dell’espressione dei talenti.
Usate Salamba sarvangasana, la posizione della candela per vincere la vostra timidezza e per essere più espansivi.
Oltre a stimolare Vishuddha, quest’asana attiva anche il sesto chakra, Ajna, situato in mezzo alle sopracciglia e nella zona occipitale, e legato alla chiarezza mentale, alla comprensione profonda, all’intuizione e alla chiaroveggenza.
Namastè 🙂
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