Il ponte è una di quelle posizioni yoga che spesso finiscono nella lista delle asana impossibili, nonostante i suoi benefici siano trai più alti nella pratica della disciplina.
Mentre metti i talloni vicini ai glutei e sistemi i capelli per appoggiare bene le mani al pavimento, speri che vada tutto bene. Intanto i secondi passano le tue cellule cerebrali si impregnano di paura e ansia – è capitato a tutti :).
Con molta probabilità rimarrai con i gomiti piegati a 90 gradi, imprigionato in una sorta di mezzo ponte. E questo perché il blocco, spesso, è solo nella tua testa (sì lo so, è necessario anche aver raggiunto una buona flessibilità muscolare, ma non sempre è sufficiente).
Una volta raggiunta e padroneggiata Chakrasana, tuttavia, i benefici sono di tipo ultra-sensoriale.
I testi classici dell’Hatha Yoga, come l’Hatha Yoga Pradipika, Vashistha Samhita e il Goraksha Samhita, non fanno alcun riferimento al chakrasana. A differenza degli antichi testi del tantra e della kundalini yoga.
Nella tradizione tantrica dello Sri Vidya, la posizione del ponte sollevato è usato per shakti chalana, il risveglio della kundalini shakti, il pool primordiale di energia e intelligenza che risiede nel corpo umano.
Nei suoi stadi avanzati, il chakrasana è usato per il granthi bhedana, ovvero lo scioglimento dei tre nodi posti lungo sushumna (il canale dove scorre l’energia vitale) che impediscono a kundalini di muoversi liberamente.
Come fare la posizione del ponte yoga: chakrasana
Chakrasana è molto più che fare il corpo a forma di ruota. I veri benefici riguardano la nostra consapevolezza. Alla fine, usando il potere del respiro, della mente e del mantra, raggiungiamo una realizzazione diretta dei chakra e delle loro energie latenti.
Posizione del ponte yoga: benefici
La posizione del ponte coinvolge fortemente le gambe, le braccia, il bacino e le spalle, ma il suo maggiore impatto è sulla spina dorsale e sugli organi del torso.
In questa posa, la spina dorsale viene premuta uniformemente verso la parte anteriore del corpo, aprendo non solo lo spazio interno del corpo, ma attirando la nostra coscienza a tutti i chakra lungo la spina dorsale.
Secondo i testi di hatha, kundalini e tantra yoga, i chakra sono centri di coscienza e intelligenza creativa che formano i nostri corpi sottili (il corpo oltre il corpo fisico).
Il midollo spinale e le sue forze intrinseche, che strutturano il corpo fisico, corrispondono direttamente ai chakra seduti in profondità nei nostri corpi sottili.
Nel nostro corpo fisico, inevitabilmente affrontiamo una sfida quando cerchiamo di coltivare la sensibilità verso i chakra. Poiché i nostri occhi sono rivolti verso l’esterno, siamo abituati a vedere solo ciò che abbiamo davanti a noi.
Anche se visualizziamo la nostra schiena, dobbiamo prima portarla davanti ai nostri occhi. Questa imposizione neurologica sulla nostra mente ci costringe a immaginare i chakra sulla parte anteriore del corpo piuttosto che nel suo interno più profondo.
Quando sei nella posizione del ponte, però, la tua percezione della realtà cambia notevolmente.
Se hai imparato l’asana e sei comodo e stabile nella posa, sperimenta tu stesso. Con la mente potrai facilmente vedere e sentire tutti e sei i centri di coscienza e intelligenza creativa: i chakra. Sentirai che i chakra non sono né davanti né dietro il corpo. Sono semplicemente un vortice di energia all’interno del più grande campo energetico: te stesso.
Per ottenere questi benefici, secondo i testi di hatha yoga, è necessario mantenere la posizione del ponte per 12 respiri, padroneggiarla senza avere alcun disagio.
Quando inizi l’inspirazione, porta la tua attenzione sul tuo muladhara chakra (il chakra alla radice del pavimento pelvico) e concentrati mentalmente su di esso. Mentre continui adì inalare, lascia che la tua mente e il tuo respiro si muovano dal muladhara attraverso i chakra superiori fino alla fronte, fino al chakra di ajna (il sesto chakra).
L’inspirazione dovrebbe essere lunga e fluida. Quando si raggiunge l’ajna chakra, l’inspirazione dovrebbe culminare.
Posizione ponte benefici
Le sensazioni e i benefici vi lasceranno a bocca aperta. La prima volta che ho praticato la posizione del ponte in questo modo ho sentito quasi come un’esplosione, mentre mi sollevavo da terra. Come se le vertebre si fossero rotte una dopo l’altra, per lasciar fuoriuscire l’energia nascosta al loro interno.
Sperimenta. Ma prima devi smettere di avere paura 🙂
Namasté 🙂
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