Il Diwali, o festa delle luci, è uno dei rituali più importanti dell’India.
Simboleggia la felicità, i nuovi traguardi, i nuovi inizi, l’atteggiamento positivo nei confronti della vita, tipico delle filosofie orientali, quella indiana in particolare.
Il giorno esatto del Diwali è calcolato secondo il calendario lunare e quest’anno (il 2022) si festeggia in tutto il mondo il 24 ottobre.
E’ un momento in cui le persone si riuniscono per accendere migliaia di candele a simboleggiare la vittoria della luce sull’oscurità.
E, così, la vittoria della pace sulla guerra, del bene sul male, della speranza sulla disperazione.
Questa celebrazione di nuovi inizi coincide con il Capodanno indù e l’inizio del nuovo anno di attività, per cui ci sono preghiere a Lakshmi, la dea della ricchezza, e a Ganesh, il dio della saggezza e della fortuna, per un anno di successo.
Le leggende e le origini della festa della luce si perdono nella notte dei tempi e differiscono molto a seconda della zona.
Nel nord dell’India, il Diwali celebra in particolare il ritorno e l’incoronazione di Rama e sua moglie Sita dal loro quattordicesimo anno di esilio dopo la sconfitta del XV secolo aC del demone a dieci teste, Ravana.
Altrove, molti collegano la celebrazione a Parvathi, la dea dell’amore e della devozione. Per molti altri, il festival onora principalmente la dea della ricchezza, Lakshmi; in Bengala è la dea Kali.
Nel frattempo, gli indiani della regione centro-settentrionale, insieme ai nepalesi, ricordano la vittoria di Krishna sul re demone Narakasura.
La parola “Diwali” letteralmente significa «file di lampade accese». La celebrazione è tutto un pullulare di luci brillanti: oltre ai fuochi d’artificio, le persone decorano le loro case con luci colorate e candele di terracotta chiamati ‘diyas’.
Si dice che queste lampade aiutino la dea Lakshmi – dea della ricchezza – a trovare le case e le aziende a cui portare beneficio.
Le finestre delle abitazioni, infatti, vengono spesso lasciate aperte per consentire alla dea di poter entrare al loro interno e portare ricchezza.
Si aggiungono poi opere di rangoli sui pavimenti dei salotti e dei cortili: si tratta di motivi luminosi (il più popolare dei quali è un fiore di loto) creati con sabbia colorata, petali, farina o riso secco.
Mangiare è una parte centrale del Diwali, e le feste sono preparate in modo molto simile a ciò che viene fatto dai cristiani per il Natale – ad eccezione del fatto che non esiste un piatto tipico (niente zampone, insomma) 🙂 I dolci indiani sono, comunque, particolarmente popolari.
Come festeggiare il Diwali, la festa della luce
Il Diwali inizia due giorni prima e ha il suo culmine nel terzo giorno.
Dhan Teras è il primo giorno di festa (due giorni prima di Diwali). In questo giorno la tradizione consiglia di comprare qualche nuovo utensile per la casa e di ripulirla da cima a fondo, in modo perfetto. In India è tradizione creare una piccola casetta di fango chiamata puja, all’interno della quale mettere immagini degli dei Ganesha e Lakshmi.
La vigilia di Diwali si chiama Chhoti Diwali. E’ il giorno cui la casa deve essere adornata da lampade e candele. La puja viene adornata e decorata con fiori freschi e foglie.
Il giorno del Diwali inizia con un bagno purificatore da fare prima dell’alba, seguito da un massaggio con oli profumati.
Quando si fa sera, prima che scenda completamente il buio, tutti si ritrovano all’interno della puja: sono vestiti con abiti tradizionali e puliti. E cominciano gli innumerevoli riti rivolti al dio Ganesha o alla dea Lakhsmi (solitamente vengono offerti fiori, frutta e dolci). Si mangia e si manifesta il proprio affetto nei confronti dei parenti e delle persone care.
Ogni luce che accendiamo nella nostra casa, di fatto, rappresenta una buona qualità che vogliamo coltivare all’interno di noi: possiamo accendere la candela della conoscenza, della pace, della forza, dell’amore.
E così, potrete iniziare il nuovo anno con consapevolezza 🙂
Rispondi