Mentre leggo le risposte che Clemi mi ha inviato, sento tutta la dolcezza di un abbraccio materno. Anche se l’intervista l’abbiamo fatta attraverso uno scambio di mail, non è difficile percepire – seppur attraverso un foglio Word – l’amore profondo e l’impegno che Clemi mette nel suo lavoro. Un impegno da genitore per tutti i genitori e per i loro figli che, attraverso lo yoga, possono ritrovare il «tempo di ben vedersi, ben volersi, di giocare e crescere insieme».
Quello di Clemi Tedeschi – docente di Aipy, Associazione Italiana Pedagogia Yoga – infatti, non è solo uno yoga per bambini, ma uno yoga per famiglie. Uno yoga che restituisce il tempo che spesso noi genitori vediamo soffocato dalla nostra routine, dai nostri impegni che si accavallano gli uni sugli altri, e che togliamo ai nostri figli o concediamo a loro scadente. «Si trasmette innanzitutto ciò che si è. Spesso siamo così assorbiti dai nostri problemi da non vedere neppure gli altri, i nostri figli, i nipoti, gli allievi bambini. La personalità dei nostri piccoli si definisce intorno ai due anni. Il carattere, le attitudini, il modo di rapportarsi al mondo e agli altri hanno una forte impronta familiare. Spesso le famiglie, soprattutto di questi tempi, sono sottoposte a forti pressioni in ambito lavorativo e sociale. L’armonia familiare ne risente. Imparare a stare nel presente e ricontattare il bambino interiore fa bene a noi e a loro. Non serve tanto tempo, serve ‘buon tempo’, serve apertura di cuore».
Serve buon tempo da concedere a noi stessi e ai nostri figli, un tempo da ritrovare per sentirsi felici. Clemi insegna a recuperare la consapevolezza di questo ‘buon tempo’ proprio attraverso Yoga Family. «Il laboratorio per famiglie riprende la struttura del programma YogaPerCrescere e si prefigge di creare un clima disteso in cui gli adulti possano dedicarsi ai loro bambini e tornare bambini loro stessi. Giocare, dar sfogo alla creatività, ridere insieme e comunicare in modo disteso rafforza i legami. Ci fa ‘vedere’ e ‘sentire’ gli altri più vicini».

Uno dei primi passi per affrontare questo bellissimo cambiamento è sicuramente predisporsi all’ASCOLTO che ritorna forte e potente come tema centrale, richiamato ancora una volta da questo YogaFestival. Ascoltarsi per rapportarsi con il mondo – secondo Clemi – è lo strumento più potente per la trasformazione interiore. Forse una necessità, forse un dovere che abbiamo anche nei confronti dei nostri figli, dei nostri nipoti. Perchè se è vero che trasmettiamo ciò che siamo, i nostri piccoli non possono che assorbire questa grande trasformazione e replicarla.
Clemi mi racconta poi alcuni benefici che lo yoga offre ai bambini, non soltanto dal punto di vista fisico e posturale, ma soprattutto in quella che è la gestione dell’emozione: «Le tecniche di concentrazione e di rilassamento con visualizzazioni positive fanno sperimentare momenti di calma e serenità, producendo progressivamente maggior autostima. Attraverso i giochi si promuovono i valori della cooperazione, della condivisione e dell’amicizia: ciò produce sicurezza e permette di comprendere che esiste una rete di supporto – racconta Clemi – . La pratica degli asana, i giochi con regole inclusive e il dialogo riflessivo sviluppano autocontrollo e disciplina che conferiscono forza interiore e chiarezza. Aumenta l’equilibrio con profonde ripercussioni psicologiche: stabilità emotiva e maggiore sicurezza di sé. Migliora l’organizzazione spazio-temporale e ciò influisce positivamente sull’apprendimento scolastico».
Insomma, la carrellata dei benefici è ampia e notevole. Ma soprattutto potente: Clemi mi dice, infatti, che alcuni risultati sono immediati e producono un’onda positiva che investe gli apprendimenti, le relazioni e la vita quotidiana e, a lungo termine, influisce sul carattere.
Rimango per un po’ rileggere le parole di Clemi. Ogni genitore penso si chieda, più o meno frequentemente, se è un buon genitore per il proprio figlio e se il tempo che si trascorre insieme è abbastanza nutriente. E questo ‘buon tempo’ è sicuramente ciò che di più importante possiamo offrire ai nostri figli, a nostri nipoti e a tutti i bambini del mondo. E lo yoga è sicuramente uno strumento straordinario di consapevolezza e di trasformazione interiore che ci restituisce qualcosa di sacro, di puro, di impagabile. Questo buon tempo, prezioso.
«Se potessi dire qualcosa a tutti i genitori del mondo direi che la cosa fondamentale che un genitore può trasmettere a un figlio per il reciproco ben-essere è il gusto della vita. Attraverso lo Yoga noi tutto possiamo celebrare la vita».
Per Yoga Festival Clemi terrà due classi, «Siamo antenne, in ascolto dell’Universo» venerdì 30 settembre alle 15.00 e «Yoga Family: Piccola Famiglia diventa Grande Famiglia» sabato 1 ottobre alle 13.45. QUI potete iscrivervi alle sue pratiche.
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